Le vertigini: dall’orecchio alla mente…
L’uomo è un animale bipede. La sua testa contiene l’organo più importante, il cervello, protetto dalla scatola cranica… e distante dai piedi circa un metro e mezzo. Se un uomo cade e sbatte la testa è facile che abbia danni anche rilevanti, o addirittura la morte.
Per questo motivo la instabilità, la sensazione di cadere, le vertigini insomma, scatenano potentemente i sistemi di allarme del nostro organismo, rappresentando infatti un evento potenzialmente lesivo, quando croniche portano ad una situazione di tale malessere generale da impedire una vita normale.
Le vertigini possono derivare da malattie dell’orecchio, del cervello e da problemi psicologici. Ma non è facile, e spesso non è possibile, distinguere queste componenti, che concorrono tutte insieme nel creare il malessere. Per questo è importante la collaborazione stretta tra figure sanitarie diverse. Quanto risulta complessa la origine delle vertigini, tanto complessa è la terapia. Le moderne tecnologie e conoscenze di neurobiologia hanno reso possibile una terapia vestibolare molto efficace, e l’importanza di considerare anche gli aspetti psicologici seguenti le vertigini stesse. Le ricerche scientifiche hanno illuminato anche le connessioni esistenti tra i sistemi che modulano le emozioni e la vita psichica e quelli del movimento e del controllo della postura, rendendo comprensibili anche i disturbi psicologici che si manifestano con le vertigini.
In questa speciale occasione di diffusione della cultura, si incontrano con il pubblico quattro persone che si occupano dei diversi aspetti delle vertigini: Andrea Beghi Otorinolaringoiatra, Ernesto Gastaldo Neurologo, Giovanni Gastaldo Psichiatria Psicoterapeuta, Chiara Da Ronch Psicologa. Il percorso informativo si snoda attraverso cenni di funzionamento e di disfunzionamento del sistema dell’equilibrio, i principali tipi di vertigini, ad origine vestibolare e/o neurologica, la terapia riabilitativa, l’utilizzo di tecniche di rilassamento come il training autogeno in questo disturbo, i possibili significati simbolici delle vertigini (questo tratto da una ricerca dello studio Gastaldo-Ottobre svolta su 700 persone).
Come di tradizione, la partecipazione è libera, i contenuti espressi in modo semplice ma non semplicistico, il sostegno all’AIRDA un modo per permettere alla cultura di crescere.